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venerdì 11 settembre 2015

CRISI RIFUGIATI E MIGRANTI 2015

FIRST THINGS FIRST
LA PRIORITA' E' SALVARE VITE UMANE


L’indignazione che ha fatto seguito alla pubblicazione dell’immagine del cadavere del bambino sulla riva di una spiaggia turca sta inducendo- pare-alcuni dirigenti e capi di stato europei ad allargare le maglie delle norme burocratiche che presiedono alla concessione dei permessi di ingresso nell’area Schengen e ad alzare le “quote” di rifugiati da accogliere.


MA…quelli che riescono ad arrivare sono i SOPRAVVISSUTI!! Concedere un numero maggiore di permessi di soggiorno a loro sia in Europa che negli Stati Uniti non impedirà ad altri di essere obbligati a pagare le reti criminali che li imbarcheranno su canotti che si rovesciano con un’onda un po’ più alta, su barconi inadatti e sovraccarichi, e rischiare di aumentare l’altissimo numero di naufragati e morti del Mediterraneo! Non li aiuterà ad attraversare il Sahara senza incorrere in sofferenze incredibili o lasciarci la pelle, non li salverà dalle prigioni in Libia e dai taglieggiatori di ogni genere.


Quindi ciò che le Organizzazioni Internazionali pertinenti, IOM, UNHCR, UNICEF ed altre eventualmente devono fare con la massima urgenza è creare una RETE di CENTRI DI REGISTRAZIONE E DI SUPPORTO AI RIFUGIATI alle frontiere con le zone di guerra, nelle immediate adiacenze dei luoghi di fuga, in coordinamento con una UNICA CENTRALE EUROPEA DI RIFERIMENTO (che fa L’Alto Rappresentante Mogherini?).


Questi centri NON devono essere Hotspots o Centri di raccolta e stazionamento per rifugiati, come da alcune parti si ventila, atti solo a tenerli lontani dalle nostre sponde. Devono essere PUNTI DI APPOGGIO, CURA E TRANSITO, in cui si fa un triage, certo, e si ASCOLTANO i rifugiati, individuando bisogni, preferenze e possibili paesi di accoglienza, anche in base ai loro personali legami e riferimenti. Chi ha parenti o amici in un certo paese non deve essere spedito altrove. In questi Centri i rifugiati potranno ricevere assistenza sanitaria e essere incamminati verso porti sicuri sottraendoli alle grinfie dei passeurs. MSF, Emergency e M.M. saranno senz’altro disponibili a dare il loro contributo.


Rifugiati già installati e integrati nei paesi ospitanti devono essere associati a questo processo di screening, poiché sono i migliori conoscitori delle esigenze e aspirazioni dei loro simili, e eventualmente sapranno  identificare improbabili “infiltrati” jihadisti ( che hanno ben altri canali per infiltrarsi dove vogliono!!).


Solo così si sconfiggeranno le mafie che speculano e si ingrassano sul sangue delle vittime di guerre e persecuzioni politiche, vendette e stupri etnici.


Per i rifugiati siriani, la maggioranza in questo momento, i Centri devono essere installati alle frontiere meridionali turche, da est a ovest, ( e la Turchia deve cessare di bombardare le popolazioni curde delle sue province meridionali, pena sanzioni internazionali), per i Somali alle frontiere settentrionali del Kenya, per gli Eritrei alla frontiera occidentale dell’Etiopia, ecc.. Le rotte dei migranti sono conosciute, o dovrebbero esserlo da tempo.


In paesi come il Pakistan o l’Afghanistan dove i Consolati e le Ambasciate possono funzionare normalmente (o quasi, a Kabul), il personale deve essere aumentato e rafforzato con l’expertise necessaria, in modo da poter accogliere e esaminare le richieste di espatrio per chi è costretto o desidera allontanarsi da aree pericolose o si sente perseguitato per una qualsiasi ragione.


Mancano fondi adeguati a finanziare simili interventi di emergenza e non previsti dai budget? Che dire della possibilità di tassare anche con una percentuale minima i trilioni di dollari che transitano giornalmente e legalmente per le Borse di tutto il mondo? Perché non approvare urgentemente una straordinaria Tobin Tax per fronteggiare delle situazioni egualmente straordinarie e impreviste che coinvolgono centinaia di migliaia di povere vite umane distrutte? Perché non mettere una piccola tassa sul costo dei biglietti dei campionati di calcio?


Qualsiasi iniziativa che NON prenda in considerazione un approccio simile - PRIMUM VIVERE DEINDE PHILOSOPHARE( discutere su dove accogliere) - sarà complice della continuazione delle stragi in mare, nel deserto, nelle prigioni del Sinai o della Libia, e del prosperare delle reti criminali che ingrassano sull’inazione e inettitudine di autorità indegne del posto di responsabilità pubblica che occupano, e del definitivo fallimento della costruzione di un’Europa decente.




FIRST THINGS FIRST: SAVING LIVES IS THE PRIORITY

FIRST THINGS FIRST
THE REFUGEE AND MIGRATION CRISIS 2015


The indignation following the publication of the image of the dead child on the shore of a Turkish beach is inducing, it seems, some leaders of European countries  to loosen the tight red tape regulating conditions for entry to the Schengen area and increasing caps for allowing more refugees  into Europe.


 BUT… they are the SURVIVORS! …Allowing more of them into Europe or  the US will not prevent them from being  obliged to pay criminal networks to be ferried in dangerous dinghies or loaded onto overcharged ramshackle boats and  drowning in the Mediterranean! This will not help them to cross safely the Sahara, will not save them from dying at the hands of Lybian hangmen in horrible dungeons, from being tortured by extorsioners.


What is needed with the utmost urgency is for International UN agencies such as I.O.M., UNHCR, UNICEF and possibly others, in coordination with a single UE Reference Authority (what is Ms Mogherini doing?) to set up REGISTRATION AND SUPPORT CENTRES, NOT HOTSPOTS OR SEMI-PERMANENT  REFUGEE CAMPS aimed  to keep them off European shores, on the IMMEDIATE BORDERS of the countries from which they flee. MSF, M.M., Emergency can also help. 

Here the refugees will be registered,  can rest, receive medical assistance  and feel safe, and according to their personal links with friends and family already living in Europe or the US or elsewhere be helped to reach the country of preference,  according to possibilities and feasibility.  Former refugees should be part of the screening process, they can better interpret needs and aspirations of their likes. They should function as TRANSIT CENTRES to freedom and  a new life. Only this will defeat the mafias fattening on the blood of war victims.


For Syrian refugees, the bulk, safe heavens must be established all along the southern Turkish  border  (and Turkey must be enjoined to stop from the dirty war on Kurds or face sanctions), for Somalis or  Eritreans the registration camps can be set up in Kenya and Ethiopia, the migration routes are well known. They must be intercepted early on their way to salvation.  And also Yemenis will be on the run…

In countries like Afghanistan or Pakistan where Embassies and Consulates are free to function normally (or almost, in Afghanistan), staff can be boosted to screen people who wish to leave from dangerous areas or feel persecuted for any reason. 


Money lacking for funding these unforeseen interventions? How about a minimum tax on the trillion dollars being traded daily in official transactions in the world Stock Exchanges?  How about an extraordinary Tobin Tax for an extraordinary emergency involving hundreds of thousands  of human beings? Or on soccer matches tickets….


Anything short of this or a similar approach, holding saving the lives of refugees the real priority before welcoming them into safe heavens in Europe, will perpetuate the shambles ,continue to  feed criminal rings and decree the failure of the construction of a decent Europe. And the “merchants of human flesh” will certainly NOT be the only criminals.