FIRST THINGS FIRST
LA PRIORITA' E' SALVARE VITE UMANE
L’indignazione che ha fatto seguito alla pubblicazione
dell’immagine del cadavere del bambino sulla riva di una spiaggia turca sta
inducendo- pare-alcuni dirigenti e capi di stato europei ad allargare le maglie
delle norme burocratiche che presiedono alla concessione dei permessi di
ingresso nell’area Schengen e ad alzare le “quote” di rifugiati da accogliere.
MA…quelli che riescono ad arrivare sono i SOPRAVVISSUTI!!
Concedere un numero maggiore di permessi di soggiorno a loro sia in Europa che
negli Stati Uniti non impedirà ad altri di essere obbligati a pagare le reti
criminali che li imbarcheranno su canotti che si rovesciano con un’onda un po’
più alta, su barconi inadatti e sovraccarichi, e rischiare di aumentare
l’altissimo numero di naufragati e morti del Mediterraneo! Non li aiuterà ad
attraversare il Sahara senza incorrere in sofferenze incredibili o lasciarci la
pelle, non li salverà dalle prigioni in Libia e dai taglieggiatori di ogni
genere.
Quindi ciò che le
Organizzazioni Internazionali pertinenti, IOM, UNHCR, UNICEF ed altre
eventualmente devono fare con la massima urgenza è creare una RETE di CENTRI DI
REGISTRAZIONE E DI SUPPORTO AI RIFUGIATI alle frontiere con le zone di guerra,
nelle immediate adiacenze dei luoghi di fuga, in coordinamento con una UNICA
CENTRALE EUROPEA DI RIFERIMENTO (che fa L’Alto Rappresentante Mogherini?).
Questi centri NON devono essere Hotspots o Centri di
raccolta e stazionamento per rifugiati, come da alcune parti si ventila, atti
solo a tenerli lontani dalle nostre sponde. Devono essere PUNTI DI APPOGGIO,
CURA E TRANSITO, in cui si fa un triage, certo, e si ASCOLTANO i rifugiati,
individuando bisogni, preferenze e possibili paesi di accoglienza, anche in
base ai loro personali legami e riferimenti. Chi ha parenti o amici in un certo
paese non deve essere spedito altrove. In questi Centri i rifugiati potranno
ricevere assistenza sanitaria e essere incamminati verso porti sicuri
sottraendoli alle grinfie dei passeurs. MSF, Emergency e M.M. saranno
senz’altro disponibili a dare il loro contributo.
Rifugiati già installati e integrati nei paesi ospitanti
devono essere associati a questo processo di screening, poiché sono i migliori
conoscitori delle esigenze e aspirazioni dei loro simili, e eventualmente
sapranno identificare improbabili
“infiltrati” jihadisti ( che hanno ben altri canali per infiltrarsi dove
vogliono!!).
Solo così si sconfiggeranno le mafie che speculano e si
ingrassano sul sangue delle vittime di guerre e persecuzioni politiche,
vendette e stupri etnici.
Per i rifugiati siriani, la maggioranza in questo momento, i
Centri devono essere installati alle frontiere meridionali turche, da est a
ovest, ( e la Turchia deve cessare di bombardare le popolazioni curde delle sue
province meridionali, pena sanzioni internazionali), per i Somali alle
frontiere settentrionali del Kenya, per gli Eritrei alla frontiera occidentale
dell’Etiopia, ecc.. Le rotte dei migranti sono conosciute, o dovrebbero esserlo
da tempo.
In paesi come il Pakistan o l’Afghanistan dove i Consolati e
le Ambasciate possono funzionare normalmente (o quasi, a Kabul), il personale
deve essere aumentato e rafforzato con l’expertise necessaria, in modo da poter
accogliere e esaminare le richieste di espatrio per chi è costretto o desidera
allontanarsi da aree pericolose o si sente perseguitato per una qualsiasi
ragione.
Mancano fondi adeguati a finanziare simili interventi di
emergenza e non previsti dai budget? Che dire della possibilità di tassare
anche con una percentuale minima i trilioni di dollari che transitano
giornalmente e legalmente per le Borse di tutto il mondo? Perché non approvare
urgentemente una straordinaria Tobin Tax per fronteggiare delle situazioni
egualmente straordinarie e impreviste che coinvolgono centinaia di migliaia di
povere vite umane distrutte? Perché non mettere una piccola tassa sul costo dei
biglietti dei campionati di calcio?
Qualsiasi iniziativa che NON prenda in considerazione un approccio
simile - PRIMUM VIVERE DEINDE PHILOSOPHARE( discutere su dove accogliere) -
sarà complice della continuazione delle stragi in mare, nel deserto, nelle
prigioni del Sinai o della Libia, e del prosperare delle reti criminali che
ingrassano sull’inazione e inettitudine di autorità indegne del posto di
responsabilità pubblica che occupano, e del definitivo fallimento della
costruzione di un’Europa decente.
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