GIORNO D'AUTUNNO
(Rainer Maria Rilke "Herbsttag")
Viale d'autunno (da wikipedia) |
Signore, è tempo. L'estate tracimava.
L'ombra distendi sulle meridiane
Ed il vento scatena sopra i prati.
Ordina ai frutti tardi d'esser turgidi,
Concedi loro ancora del tepore
Che il ciclo si suggelli, e poi inietta
Nel vino spesso l'ultima dolcezza.
Chi ora non ha casa, mai l'avrà.
Chi solo è ora, lo sarà anche poi.
Veglierà, leggerà, redigerà missive
lunghe, e vagherà tra i viali
Con mente inquieta, in un vortice di foglie.
Herbsttag
Herr, es ist Zeit. Der Sommer war sehr groß.Leg deinen Schatten auf die Sonnenuhren,
und auf den Fluren lass die Winde los.
Befiehl den letzten Früchten, voll zu sein;
gib ihnen noch zwei südlichere Tage,
dränge sie zur Vollendung hin, und jage
die letzte Süße in den schweren Wein.
Wer jetzt kein Haus hat, baut sich keines mehr.
Wer jetzt allein ist, wird es lange bleiben,
wird wachen, lesen, lange Briefe schreiben
und wird in den Alleen hin und her
unruhig wandern, wenn die Blätter treiben.
Rainer Maria Rilke, 21.9.1902, Paris
bella traduzione, solo toglierei la "d" eufonica in questo passaggio: "Ed il vento" ecc.
RispondiEliminae poi fra le lingue che si possono scegliere, non c'è l'italiano!
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