SHAKESPEARE’S SONNETS
SONETTO XXXIII (traduzione mia)
Per LdJ
Mille aurore radiose ho contemplato
Carezzare regalmente vette alpine,
Fulgidi raggi baciare verdi prati,
Con divina alchimia dorar ruscelli;
E poco dopo il sole cedere a rie nubi,
Turpe corteo in assalto al puro viso,
Occultato ormai al mondo abbandonato
Tramontando invisibile e sfregiato.
In tal guisa brillò il mio sole al sorgere,
A me di fronte in tutto il suo splendore,
Ahimè scomparve, mio per solo un’ora,
Il dominio delle nubi a me lo vela.
Ma per questo il mio amore non recede,
Come in cielo anche in terra il sole cede.
Sonnet 33: Full many a glorious morning have I seen