DEL BUON USO
DELLE INSURREZIONI (1) LIBIA
Migranti al confine con Algeria |
Questo scritto si basa principalmente sulle informazioni[1] contenute in un libro di Marc Eichinger uscito in Francia nel marzo 2022, Jeux de Guerre (Giochi di Guerra), edito da Massot, e non (ancora?) tradotto in italiano. Si può trovare su Wikipedia la voce concernente l’autore/giornalista/esperto di finanza/investigatore di intrighi internazionali, merce in abbondanza.
Eichinger ha lanciato l’allarme sugli acquisti farlocchi di Areva, l’ex gigante dell’uranio francese in Niger deceduto, in seguito agli scandali emersi, nel 2018, per diventare Orano, recentemente spodestato dalla giunta al potere in Niger, e ha illustrato sotto forma di romanzo la ragnatela di operazioni di spionaggio che ruotano intorno al Qatar, le cui finanze sembrano non avere fondo (Raven, le pacte du Qatar, Plon, 2024). Dico “principalmente” perché se si è seguita la tragica parabola degli avvenimenti che hanno travolto la scena mondiale post 1990, quindi dalla caduta del muro di Berlino, in particolare dal 2010, questo libro documenta e dettaglia quanto già era parzialmente noto o intuibile, ma non supportato da date e nomi. Le rivelazioni riguardano principalmente due dossier: Libia e Siria, ma la ragnatela include Iraq, Kurdistan, e ovviamente Israele e Turchia, anche l’Italia, oltre ai soliti burattini e profittatori-finanziatori, i “grandi” dei consessi internazionali e del Consiglio di Sicurezza (!) ONU. In italiano già dal 2014 era disponibile il libro di Loretta Napoleoni, ISIS, lo Stato del terrore, dal quale emergevano chiaramente le responsabilità “occidentali” nella creazione del terrorismo islamista. Oggi, dopo 10 anni, lo Stato Islamico in quanto vasta entità territoriale, è stato eliminato a prezzo di montagne di cadaveri e di sofferenze, di milioni di rifugiati, sfollati, migranti; tutti i frutti dell’enorme opera di destabilizzazione post 1990/post 2010 sono ancora presenti e marcescenti. Cercherò di districarmi nelle trame aggrovigliate dei giochi di guerra seguite dall’autore, trascurando alcune piste e relazioni pericolose non essenziali, per non appesantire troppo il racconto. In questa prima parte riprendo sommariamente le vicende dell‘assalto alla Libia di Muammar Gheddafi.
Libia, autunno 2010. “In questo momento la Libia è stabile. L’istruzione è gratuita, gli ospedali sono moderni. Le spiagge libiche sono magnifiche, poco cementificate. Non ci sono grossi[2] problemi di migrazione verso l’Europa. La Libia non è una democrazia ma è dalla nostra parte nella lotta contro l’islam radicale e i Fratelli Musulmani. Muammar Gheddafi…è matto come un cavallo e maniaco sessuale…nessuno lo rimpiange, le lacrime sono per la nostalgia della pace.” M. Eichinger, Jeux de guerre, pag. 20/21). Le primavere arabe sono imminenti: la Tunisia darà il “la” nel dicembre 2010.
Il 22 novembre 2010 lo sceicco Tamim Al-Thani, emiro del Qatar, è invitato all’Eliseo in compagnia del Ministro degli Interni Claude Guéant e di Michel Platini. Nella minuta del verbale della riunione si legge: “In risposta all’invito del Presidente francese Nicolas Sarkozy a S.E. allo sceicco Tamim bin Hamid-al Thani, principe ereditario del Qatar, a visitare la Francia per applicare le direttive comuni precitate, relative agli investimenti del Qatar in Francia e all’appoggio del dossier del Qatar per l’organizzazione dei Mondiali del 2022, un incontro segreto si è svolto oggi 22 novembre 2010 all’Eliseo, sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy e di S.E. Tamim bin Hamad al-Thani, alla presenza di M. C. Guéant, segretario generale dell’Eliseo e Michel Platini, Presidente UEFA…è stato convenuto che lo Stato del Qatar assumerà su di sé i costi delle operazioni militari e di sicurezza (sic) in Libia. …Che lo Stato del Qatar verserà 300 milioni di euro al Presidente N. Sarkozy (sottinteso: alla Francia via il suo Presidente).” (ibid, pag. 47).
Muro al confine tra Grecia e Turchia |
Ma era necessario scardinare un altro tassello instabile più a est, con la collaborazione di altri amici. Segue, seconda puntata: Siria, atto secondo, primavera 2011.
[1] Informazioni tutte documentate che, si legge nel retro della copertina del libro, nutrono il dossier giudiziario a carico delle entità e persone citate nel libro.
[2] Il testo dice “aucun”, nessun problema, ma mi sono permessa una variazione perché, vivendo in Italia, a me pare che già di transiti di migranti, verso l’Italia almeno, ce ne fossero, certo non nella misura post-2011/12.
[3] https://www.theguardian.com/global-development/2021/feb/23/revealed-migrant-worker-deaths-qatar-fifa-world-cup-2022 (nota citata nel libro di Eichinger).
[4] Thomas Vampoulle, Guerre en Libye; la France a dépensé 300 million d’euros. Le Figaro, 21 ottobre 2011, citato a pag. 48, ibid.
[5] Ibid., pag.48
[6] L’ex Presidente è coinvolto da anni in indagini giudiziarie, il sito di informazione online Mediapart gli ha dedicato numerosi dossier, l’ultimo aggiornato è del 10 luglio scorso: https://www.mediapart.fr/journal/france/dossier/l-argent-libyen-de-sarkozy
[7] https://archiviopubblico.ilmanifesto.it/Articolo/2003180511
[8] Questa affermazione mi sembra perentoria; forse non tutti lo erano, ma certamente che guidava la danza erano gli islamisti.
[9] https://www.francetvinfo.fr/monde/proche-orient/le-francais-tue-jeudi-a-benghazi-est-un-ancien-militaire-fondateur-et-responsable-d-une-societe-de-securite-privee_226075.html
[10] Ibid., pag. 50
[11] Consiglio Nazionale di Transizione
[12] Ibid., pag. 53
mi sembra che ci sia un po' di confusone di date. gheddafi è stato ucciso il 20 ottobre 2011. quindi nel 2010 era ancora al potere
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