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sabato 9 dicembre 2023

JOHN DONNE CANZONE NOTTURNA NEL GIORNO DI SANTA LUCIA

 

JOHN DONNE

CANZONE NOTTURNA NEL GIORNO DI S. LUCIA

Il giorno più corto dell’anno

(traduzione mia, testo inglese sotto)


 

E’ la mezzanotte dell’anno nel giorno di Santa Lucia

Che appena si svela per sette ore.

Il Sole è consunto ed ora la sua polveriera di luce

Spara mezze cariche, né i suoi raggi durano;

L’intera linfa del mondo è sprofondata

Tutto il suo balsamo si è bevuto la terra idropica,

Dove, come al capezzale di un morente, la vita si è ritratta,

Diseccata e sepolta; eppure tutto ciò sembra gioioso

Rispetto a me, che ne sono l’epitaffio.

 

Studiatemi allora, voi che sarete amanti

Nel mondo che verrà, ovvero, in primavera:

Ché io sono il compendio di ogni cosa morta

Su cui Amore ha operato un’Alchimia novella

Con l’arte sua, estraendo

Anche dal nulla la quintessenza

Da inerti cavità e sottili vuoti:

Mi ha distrutto e io sono rinato,

Fatto d’assenza, buio e morte, inesistenze.

 

Ogni altro essere ciò che è buono dal concreto trae

Vita, anima, forma e spirito, ed esiste;

Io, ad opera dell’alambicco dell’amore, son la tomba

Di tutto ciò che è nulla. Spesso un’inondazione

Noi due piangendo provocammo, ed annegammo il mondo

Cioè noi due; spesso ci siamo trasformati

In due Caos, quando altro ci distrasse; e le assenze spesso

L’anima ci toglievano rendendoci carcasse.

 

Ma ora la sua morte (il termine la offende) mi trasforma

Nel distillato del nulla primigenio;

Se fossi uomo- io che lo ero-

Sarei coscienza necessariamente; e potrei tendere

Se fossi bestia

A qualche fine, a qualche mezzo; certo, anche le piante, e pietre

Si respingono e attraggono; tutto, tutto ha una qualche inclinazione;

Se fossi un ordinario nulla, come un’ombra,

Una luce ed un corpo esisterebbero.

 

Ma ciò non sono, né tornerà il mio Sole.

O voi amanti, per il cui bene il minor Sole

In questa epoca, è al Capricorno accorso

Per attingervi voluttà e farvene dono,

Godete la vostra estate pienamente;

Poiché lei gode del suo lungo festival notturno,

Lasciate che mi prepari ad incontrarla, e chiamerò

Quest’ora la Vigilia e la sua veglia

Ché questa è la mezzanotte fonda dell’anno e del mio giorno.

 

 

A Nocturnal upon St. Lucy's Day


'Tis the year's midnight, and it is the day's,
Lucy's, who scarce seven hours herself unmasks;
         The sun is spent, and now his flasks
         Send forth light squibs, no constant rays;
                The world's whole sap is sunk;
The general balm th' hydroptic earth hath drunk,
Whither, as to the bed's feet, life is shrunk,
Dead and interr'd; yet all these seem to laugh,
Compar'd with me, who am their epitaph.

Study me then, you who shall lovers be
At the next world, that is, at the next spring;
         For I am every dead thing,
         In whom Love wrought new alchemy.
                For his art did express
A quintessence even from nothingness,
From dull privations, and lean emptiness;
He ruin'd me, and I am re-begot
Of absence, darkness, death: things which are not.

All others, from all things, draw all that's good,
Life, soul, form, spirit, whence they being have;
         I, by Love's limbec, am the grave
         Of all that's nothing. Oft a flood
                Have we two wept, and so
Drown'd the whole world, us two; oft did we grow
To be two chaoses, when we did show
Care to aught else; and often absences
Withdrew our souls, and made us carcasses.

But I am by her death (which word wrongs her)
Of the first nothing the elixir grown;
         Were I a man, that I were one
         I needs must know; I should prefer,
                If I were any beast,
Some ends, some means; yea plants, yea stones detest,
And love; all, all some properties invest;
If I an ordinary nothing were,
As shadow, a light and body must be here.

But I am none; nor will my sun renew.
You lovers, for whose sake the lesser sun
         At this time to the Goat is run
         To fetch new lust, and give it you,
                Enjoy your summer all;
Since she enjoys her long night's festival,
Let me prepare towards her, and let me call
This hour her vigil, and her eve, since this
Both the year's, and the day's deep midnight is.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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